Valentina Cuttitta 15 ottebre 2013 12:46

Siamo sempre qui a aggiornare la situazione di papà,ieri 14 ottobre 2013 abbiamo dovuto portare papà in clinica alla casa di cura D'Anna assieme da mia madre perché papà nuovamente ha disturbi mentali e psicologici e siamo stati costretti a portali li ma purtroppo la legge dice che se un ammalato dopo che esce da una casa di cura non puoi essere ricoverato nella stessa clinica se non passano 2 mesi perché non sarà coperto dalla cassa malattia e quindi dovevamo riportarcelo indietro nonostante che lui stava malissimo infatti dopo alcune ore di attesa e puoi ci hanno informato che dovevamo portarcelo nuovamente a casa oppure portarlo in ospedale ma già avevamo avuto altre esperienze che quando lo abbiamo portato in ospedale non c'erano mai posti disponibile   e siamo dovuto portarcelo indietro oppure trovare una casa di cura dove c'era un posto disponibile.
Ultimamente quando papà si era impiccato e lo abbiamo portato in ospedale Civico di Palermo non c'erano posti e ci hanno trovato loro il posto alla casa di cura D'Anna li sono stati tutti bravissimi a curarlo infatti quando e uscito stava benissimo grazie a loro.
Ma in questi ultimi giorni si era ripetuto la stessa cosa papà era intenzionato a togliersi la vita con psicofarmaci oppure con oppure con una corna oppure con qualche altra cosa che lui sempre cerca di trovare e quindi era molto depresso e siamo stati costretti a portarlo nella casa di cura D'anna.
Arrivati li si sono messi tutti a disposizione ad aiutarci non appena hanno visto le condizione di papà ma come detto prima ci hanno detto che per essere ricoverato nuovamente qui dovevano passare 2 mesi.
Nel fra tempo papà li ha avuto una forte crisi epilettiche cominciò a tremare tutto e caduto per terra dalla sua sedia a rotella ed ha sbattuto il viso per terra e dalla bocca su stringeva la lingua ed inizio ad uscire sangue,il Dott Alcara che sarebbe il primario della casa di cura ha immediatamente dato soccorso a papà credetemi non avevo io mai visto un medico cosi preso dalla faccenda di papà inizio ad mettersi per terra accanto a lui cercando in tutti i modi ad cercare di togliergli la lingua tra i denti comincio ad urlare agli infermieri da muoversi e non stare cosi impalati e darsi tutti da fare hanno immediatamente chiamato il 118 per portarli in ospedale al Civico.
E una persona di grande coraggio e di umanità.
io e la mia famiglia ne siamo grati di come si e comportato con nostro papà siamo rimasti stupiti e veramente un medico con grande umanità e coraggio noi tutti lo ringraziamo da vero cuore.
poi e stato portato in ospedale Civico e li e stato soccorso e gli hanno fatto diversi esami che c'erano di bisogno gli hanno fatto una tac,e stato visitato da un neurologo ed da un psichiatra in quanto ha confermato che era necessario un ricovero in un ambiente psichiatrico ma purtroppo li al Civico non c'erano posto e si sono messi d'accordo con la casa di cura D'Anna e cosi siamo rimasti che per mercoledi giorni 16 ottobre lo dobbiamo riportare li alla casa di cura ho voluto scrivere questo annuncio per fare vedere e capire alle persone che ci sono persone con grande coraggio e determinazione che vogliono aiutare moltissimo gli ammalati come il Dott Alcara certo c''e ne saranno altri ma io volevo sotto lineare proprio lui che e stato molto umano e disponibile io e mamma siamo rimasti stupiti da come era preso dal caso di papà.
Poi queste legge che dicono che devono passare due mesi per essere ricoverati nuovamente nella stessa casa questo e una cosa che
dovrebbero togliere.
Comunque non toglie che la nostra famiglia ringrazia con un caloroso ringraziamento il Dott Alcara e tutte le persone della casa di cura D'Anna.

Cordiali saluti Valentina Cuttitta e famiglia

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